Ciao a tutti,
sono entrato da poco nel mondo dei droni, e sto scrivendo questo post sia per testimoniare lo strano incontro che ho avuto oggi, sia per chiedervi consiglio su come comportarmi in queste circostanze.
PREMESSA:
Ho passato gli scorsi mesi a documentarmi e informarmi sul regolamento vigente riguardo all'utilizzo di APR a fini ricreativi, e mi sono fatto un'idea abbastanza chiara di cosa si può e cosa non si può fare.
Ho acquistato di recente un DJI Mavic Mini, correttamente assicurato; non ho ancora conseguito l'attestato di pilota APR, non essendo richiesto per droni sotto i 250 grammi, ma ho comunque l'intenzione di conseguirlo nei prossimi mesi. Mi sono registrato su D-flight inserendo i dati del drone e la polizza assicurativa stipulata. Controllo costantemente le mappe ufficiali su D-flight per sapere se posso decollare o no. Insomma, sono abbastanza sicuro di essere in regola ogni volta che effettuo un decollo.
Descrivo brevemente l'accaduto:
Mentre stavo per effettuare un decollo a bordo di una strada secondaria priva di abitazioni di un piccolo paesino dove non c'è nessuna zona ristretta, quando si avvicina una persona (che sapevo essere il maresciallo dell'arma dei Carabinieri, anche se non era in divisa), e mi chiede con tono minaccioso cosa stessi facendo. Gli rispondo che stavo semplicemente facendo delle foto al paesaggio circostante (c'erano effettivamente solo campi e colline); da notare che non avevo ancora neanche il drone in mano, avevo solo il telefono collegato al radiocomando.
Con tono ancora più minaccioso afferma che «non è consentito volare con i droni senza l'autorizzazione dell'ANAC» (forse intendeva ENAC?), che dovevo avere il patentino, il codice QR attaccato sul drone, insomma che non potevo «fare come mi pare».
Ho provato a spiegargli con calma che
- il patentino non era necessario in quanto il drone pesa meno di 250g;
- lo spazio aereo in cui stavo per decollare non era contrassegnato come area vietata, pericolosa né regolamentata sulle mappe ufficiali D-Flight, pertanto non erano necessarie autorizzazioni dell'ENAC (ma le mappe che gli stavo per mostrare dal vivo non le ha volute neanche guardare, perché il diviete di sorvolo per lui sussisteva su tutto il territorio nazionale);
- il codice QR non è (ancora) obbligatorio per i droni dal peso minore di 250 g.
Ha continuato a dire che nelle "zone rosse" non ci si può andare a prescindere, neanche con autorizzazione, mentre nel resto del "suolo pubblico" serve l'autorizzazione dell'ENAC a cui bisogna specificare cosa si sta facendo. Inoltre ha detto che facendo dei voli con i droni si viola automaticamente la privacy dato che posso fotografare qualunque cosa (ha specificato che con una fotocamera è diverso in quanto il drone fotografa tutto l'ambiente nel complesso mentre le fotocamere ritraggono un soggetto in particolare e quindi posso farci entrare altre cose nell'inquadratura), e mi ha fatto un esempio che detto da un carabiniere è anche un po' buffo: «Metti che io ho un terreno abusivo e tu lo fotografi dall'alto? Stai violando la mia privacy».
Ha concluso dicendo di informarmi meglio, (si trattava di un consiglio "spassionato", dato che fortunatamente non era in servizio), e se n'è andato con una minaccia velata, dicendomi che se qualcuno in futuro noterà il drone nei dintorni e glielo segnaleranno, lui sarà tenuto a contattare l'ENAC.
Ora, io so di aver rispettato le regole vigenti per filo e per segno, ma chiedo consiglio a voi per capire se c'è qualcos'altro che mi sta sfuggendo, o se mi sono imbattuto in una persona disinformata che non sa fare il suo lavoro.
Inoltre, come ci si deve comportare in queste circostanze? Il discorso della privacy in effetti è molto delicato, e io gli ho specificato che fintanto che si vola al di sopra di 20 metri di altezza da terreni di proprietà privata, e senza filmare intenzionalmente o continuativamente persone senza il consenso, non si sta violando la privacy, ma lui ovviamente ha detto che era falso. Nonostante ciò, ora che sono stato "puntato" da questa persona che ha il coltello dalla parte del manico, vorrei sapere secondo voi a cosa bisogna fare particolarmente attenzione, oltre a rispettare i regolamenti come sempre ovviamente, per evitare di ritrovarsi nei guai.
Grazie per l'attenzione.
sono entrato da poco nel mondo dei droni, e sto scrivendo questo post sia per testimoniare lo strano incontro che ho avuto oggi, sia per chiedervi consiglio su come comportarmi in queste circostanze.
PREMESSA:
Ho passato gli scorsi mesi a documentarmi e informarmi sul regolamento vigente riguardo all'utilizzo di APR a fini ricreativi, e mi sono fatto un'idea abbastanza chiara di cosa si può e cosa non si può fare.
Ho acquistato di recente un DJI Mavic Mini, correttamente assicurato; non ho ancora conseguito l'attestato di pilota APR, non essendo richiesto per droni sotto i 250 grammi, ma ho comunque l'intenzione di conseguirlo nei prossimi mesi. Mi sono registrato su D-flight inserendo i dati del drone e la polizza assicurativa stipulata. Controllo costantemente le mappe ufficiali su D-flight per sapere se posso decollare o no. Insomma, sono abbastanza sicuro di essere in regola ogni volta che effettuo un decollo.
Descrivo brevemente l'accaduto:
Mentre stavo per effettuare un decollo a bordo di una strada secondaria priva di abitazioni di un piccolo paesino dove non c'è nessuna zona ristretta, quando si avvicina una persona (che sapevo essere il maresciallo dell'arma dei Carabinieri, anche se non era in divisa), e mi chiede con tono minaccioso cosa stessi facendo. Gli rispondo che stavo semplicemente facendo delle foto al paesaggio circostante (c'erano effettivamente solo campi e colline); da notare che non avevo ancora neanche il drone in mano, avevo solo il telefono collegato al radiocomando.
Con tono ancora più minaccioso afferma che «non è consentito volare con i droni senza l'autorizzazione dell'ANAC» (forse intendeva ENAC?), che dovevo avere il patentino, il codice QR attaccato sul drone, insomma che non potevo «fare come mi pare».
Ho provato a spiegargli con calma che
- il patentino non era necessario in quanto il drone pesa meno di 250g;
- lo spazio aereo in cui stavo per decollare non era contrassegnato come area vietata, pericolosa né regolamentata sulle mappe ufficiali D-Flight, pertanto non erano necessarie autorizzazioni dell'ENAC (ma le mappe che gli stavo per mostrare dal vivo non le ha volute neanche guardare, perché il diviete di sorvolo per lui sussisteva su tutto il territorio nazionale);
- il codice QR non è (ancora) obbligatorio per i droni dal peso minore di 250 g.
Ha continuato a dire che nelle "zone rosse" non ci si può andare a prescindere, neanche con autorizzazione, mentre nel resto del "suolo pubblico" serve l'autorizzazione dell'ENAC a cui bisogna specificare cosa si sta facendo. Inoltre ha detto che facendo dei voli con i droni si viola automaticamente la privacy dato che posso fotografare qualunque cosa (ha specificato che con una fotocamera è diverso in quanto il drone fotografa tutto l'ambiente nel complesso mentre le fotocamere ritraggono un soggetto in particolare e quindi posso farci entrare altre cose nell'inquadratura), e mi ha fatto un esempio che detto da un carabiniere è anche un po' buffo: «Metti che io ho un terreno abusivo e tu lo fotografi dall'alto? Stai violando la mia privacy».
Ha concluso dicendo di informarmi meglio, (si trattava di un consiglio "spassionato", dato che fortunatamente non era in servizio), e se n'è andato con una minaccia velata, dicendomi che se qualcuno in futuro noterà il drone nei dintorni e glielo segnaleranno, lui sarà tenuto a contattare l'ENAC.
Ora, io so di aver rispettato le regole vigenti per filo e per segno, ma chiedo consiglio a voi per capire se c'è qualcos'altro che mi sta sfuggendo, o se mi sono imbattuto in una persona disinformata che non sa fare il suo lavoro.
Inoltre, come ci si deve comportare in queste circostanze? Il discorso della privacy in effetti è molto delicato, e io gli ho specificato che fintanto che si vola al di sopra di 20 metri di altezza da terreni di proprietà privata, e senza filmare intenzionalmente o continuativamente persone senza il consenso, non si sta violando la privacy, ma lui ovviamente ha detto che era falso. Nonostante ciò, ora che sono stato "puntato" da questa persona che ha il coltello dalla parte del manico, vorrei sapere secondo voi a cosa bisogna fare particolarmente attenzione, oltre a rispettare i regolamenti come sempre ovviamente, per evitare di ritrovarsi nei guai.
Grazie per l'attenzione.
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